ode al piemunt

trattiene i singhiozzi l'amato Piemunt

da quando è noto ai più

che La MUTANDATA non lo percorrerà

in lungo e in largo come fatto fino ad oggi .

 

A tal proposito mi preme intonare

una lode al sudetto...

 

di Langa, Cuneese e Monferrato

capannoni, cantine e noccioleti,

di stradoni, bretelloni e  circonvallazioni,

sentieri, mulattiere e pantani.

di tome, corriere e biovette,

cervi, cinghiali e pantere,

di pozze, piscine e rigagnoli

di kiwi, cuori di bue e i suoi carri,

di mistici, sbirri e frontiere

cappelle, cazzi e vin santo,

di vecchie , vecchi e non giovani,

di ghiaccioli, stampe e toilette

 

porteremo nei cuori il ricordo

e lo spunto finchè alle tue valli

non faremo ritorno.

 

testo introduttivo mutandata 2009

l'idea c'è venuta un giorno di luglio che eravamo irrequieti e chissà un po' incoscienti.

ci siamo detti: perchè non andare al mare , partendo da piazza castello  senza smettere di camminare fino alla spiaggia, senza il superfluo e quindi con una sola mutanda a testa?

Ci siamo fomentati rispettivamente e dopo uno sguardo alle mappe e una folta schiera di sostenitori/sostenitrici a prenderci per matti siamo partiti...

 

e tra Torino e il mare?

non lo avevamo chiaro ma dopo due mutandate abbiamo capito che tra quei due punti della mappa, tra la casa e la meta ci sono un'infinità di variabili, incontri e passi che il mare alla fine è solo un pretesto.

 

La Mutandata va, con o senza mutande, semplicemente perchè  camminare è bello ed è bello scoprire che da casa nostra partono più strade di quelle che ci si potrebbe immaginare.

 

è quindi con orgoglio che comunico che la destinazione

per quest'anno sono le 5TERRE...stimati 12 giorni, certi 6 partecipanti alla griglia di partenza ed illustri innesti di organico strada facendo.

o venite o pazientate

torneremo e vi cacheremo il cazzo per tutto l'inverno

fino a quando, coi primi caldi,

ci tornerà la voglia di rivedere il cartello che c'è dove finisce Torino,

piano piano superarlo

allontanarsi

e poi per caso...

il mare nel suo primo avvistamento

 

VIVA LA MUTANDATA E I VALOROSI CHE LA SPOSANO!

 

 

e allora si usciamo di casa

dicendo no

non torno per cena

come fosse una cosa normale

camminare da Torino al Mare

 

 

 

Domenica 2 Agosto....

Sveglia all'alba, direzione: Acqui Terme.

La fatica fanatica del lungo cammino è stata premiata con con un pomeriggio all'insegna del cazzeggio spinto. Tuffi e schizzi nella piscina più grande d'Europa...i nostri eroi han fatto concorrenza spietata ai Mondiali di Nuoto.

Alle h 18,00 il gruppetto è giunto a Visone, paese d'origine di Giovanni Pesce, noto comandante partigiano del quale citeremo in seguito le gesta eroiche.

Ospitati dal gentile sinor Angelo, i mutandari, tra una chiacchiera e l'altra, hanno bevuto fino all'ultimo sorso le tre graditissime bottiglie di vino che l'ospite ha messo loro a disposizione. Vino che, a detta loro, era denso come yogurt...

Voto complessivo: non pervenuto.

Umore: brillo.

Voci: non pervenuto.

 

L'umile scribacchina, S.F.

Sabato 1 Agosto

Dopo una marcia afosa ed un pranzo frettoloso con pane e friarielli a Castelnuovo Calcea, i sei e lo zaino di Enrico, calpestando un sentiero vecchio di trecento anni, entrano trionfanti a Nizza Monferrato. Ad accoglierli, tra gli sguardi diffidenti degli abitanti del posto, ci sono anche due volti noti e rassicuranti: Leonardo, l'ottavo cavaliere nonchè nuovo volto del reality, ed Enrico, che riabbraccia con commozione il suo zaino.

I due, oltre a portare una ventata di freschezza tra i mutandari stanchi, trovano in un batter d'occhio ospitalità dal bravo Don Aldo, che offre la sua casa in cambio della dovuta copertura, per poter andare ad una festa in maschera senza essere scoperto dalla perpetua.

A sera inoltrata, una delegazione di mutandari va all'esplorazione della città e scopre con gioia infinita che, anche Nizza Monferrato, ha la sua notte bianca. Ed è in questa atmosfera magica, tra l'eccitazione ed i fumi dell'alcool, che avviene l'incontro tra i Mutandari e le Minigonne, nota band musicale tutta al femminile. Quello che segue il loro scambio di sguardi, non può essere trascritto...

Voto complessivo: non pervenuto.

Umore: caldissimo.

Voci: non pervenuto.

 

L'umile scribacchina, S.F.

Venerdì 31 Luglio

Le eroiche imprese dei nostri esploratori continuano ad emozionarci.

Oggi è stato imboccato il sentiero verso Asti. Nonostante numerosi tentativi di depistaggio da parte di un gruppo di anziani, i mutandari trovano miracolosamente la strada giusta, guadano il Tanaro e giungono a San Marzanotto. Qui ricevono ospitalità da una vecchina, che cede al loro straziante appello offrendo qualche metro quadrato del suo giardino per il pranzo.

A siesta fatta, riprendono la strada. Lungo il cammino, i mutandari scoprono un agriturismo chiamato "La cascina del castello", situato proprio sotto il castello di Balangero. In questo magico luogo, dove viene loro permesso di montare le tende in giardino e lavarsi dove vengono strigliati e lavati i cavalli, i prodi danno appuntamento alle rispettive famiglie per cenare insieme, rassicurare sulle loro buone condizioni psico fisiche e narrare i primi giorni di cammino.

La sera stessa, per ragioni che restano ancora oscure, Enrico si separa dal gruppo...

Voto complessivo: non pervenuto.

Umore: caldo.

Voci: non pervenuto.

 

L'umile scribacchina, S.F.

Giovedì 30 Luglio, col bene che ti voglio...

Gli eroici mutandari hanno aperto gli occhi alle h 6.30 per partire sprintosi verso Buttigliera d'Asti. La colazione è stata consumata alle h 10.00 nel circolo Arci del paese, luogo nel quale Stefano ha tenuto banco dispensando parole sagge sulla gestione di un circolo e del relativo organico.

Una volta giunti nella località Roatto, i nostri stoici cavalieri sono stati accolti dalla folla in delirio e dal Primo Cittadino, che ha proposto loro di pranzare ed appisolarsi sotto quella che ormai viene da tutti chiamata "Tettoia Dei Mutandari".

Alle h 17.30 il gruppetto si rimette in marcia alla volta di Monale...che il nome del luogo non tragga in inganno: i poverini non han trovato ciò che il cartello fiero alle porte del paese prometteva, ma una birra, un the al limone ed un bacardi breezer. Hanno inoltre tentato la sorte giocando al superenalotto, promettendosi reciprocamente che, in caso di vincita, avrebbero intrapreso l'avventura Torino-Cadice a piedi...è andata diversamente, saranno fortunati in amore :P

A pochi chilometri da Monale, è stata loro offerta ospitalità in una cascina...non proprio nella cascina, ma sull'ex pascolo di cavalli di fronte ad essa, dove i baldi giovini hanno potuto montare le tende per essere poi massacrati da frotte di zanzare. La cena, costituita da acqua, more e pomodori, è stata allietata dalla presenza di stormi di vecchietti appollaiati sulla staccionata, incuriositi dalle avventure narrate dai nostri protagonisti.

A mezzanotte, come delle brave cenerentole, gli eroi si sono ritirati nelle loro stanze, ognuno con la propria zanzara...

Domani sveglia alle h 5.00.

Voto complessivo: 6/7.

Umore: alto.

Voci: disordinate, ma sempre squillanti.

 

L'umile scribacchina, S.F.

Mercoledì 29 Luglio...Sono partiti!

Cari curiosi, mamme, fidanzate, papà, fratelli e sorelle dei mutandari...Carlo, Cristiano, Enrico, Lallo, Matteo, Nicola e Stefano hanno iniziato l'avventura!!!

E' così che l'epopea dei mutandari è giunta alla sua terza ed attesissima edizione.

Questa mattina, precisamente alle h 6.00, l'alba ed i mutandari si sono incontrati nella piazza dalla chiesa senza facciata e dalla facciata senza palazzo. Alle h 6.30 li hanno raggiunti il Nonno (detto Nicola Lampitelli o semplicemente Nico) e Carlo, mutandari ritardatari, ma entrambi similraybanmuniti. 

Dopo aver impresso la nota "mutanda rossa" sul lastricato antistante Palazzo Madama, i nostri eroi, finalmente, hanno mosso i loro deretani...per poi fermarsi in P.za Vittorio a fare colazione.

Rifocillati, gli argonauti della mutanda, danno la scalata ai colli torinesi.

Alla prima tappa, prevista alle pendici di Superga, a casa di Lallo, viene fatto rifornimento di torte.

Dopo una salita definita da loro stessi "una sucata pazzesca", i magnifici sette giungono a Superga, dove la pausa con relativa magnata de torta viene disturbata dal cazziatone di quattro civich (probabilmente invidiosissimi dei fisici dei nostri prodi)...i quali fanno loro notare che: "Non è permesso stendere panno alcuno, soprattutto se trattasi di canotta sudatizza, sulle fioriere di fronte alla Basilica."

Dal sacro al profano. Potrebbe essere superfluo informarvi che, sin dalla seconda curva di questa lunga ed entusiasmante marcia, l'argomento principale di quasi tutte le conversazioni sia stato: "il p**p**o: origini, cenni storici e curiosità"...ma è comunque giusto che voi sappiate.

Dal profano al sacro. H 13.00, Baldissero, di fianco alla chiesa ecco il gruppetto (li potrete ammirare su google maps il prossimo anno, quando aggiorneranno le immagini) intento ad apparecchiare, mangiare e consumare un lungo pisolino che terminerà alle 16.30.

I mutandari tengono a segnalare un grazioso laboratorio di ghiaccioli e gelati artigianali sulla strada per Andezeno, del quale ci faranno sapere il nome al più presto.

Giunti ad Arignano (Carignano senza la "C", ancora provincia di Torino, ma quasi di Asti), Carlo e Nico hanno scroccato ospitalità all'oratorio del posto. Non ci è dato sapere che cosa abbiano offerto in cambio, ma conoscendo la loro dote oratoria, è semplicemente possibile che abbiano stordito gli abitanti a parole, guadagnando così 1 punto abilità.

Ed ecco che i nostri guappi, dopo una doccia ed un saluto al cesso, si abbandonano ad un sonno ristoratore...

Domani sveglia alle h 6.30.

Voto complessivo: 7 1/2 +.

Morale: alto.

Voci: sorprendentemente squillanti.

 

L'umile scribacchina, S.F.